Quando si parla di tariffe luce, una delle distinzioni principali è fra la tariffa monoraria e quella bioraria.
A differenza del gas, per l’energia elettrica c’è la possibilità di attivare tariffe differenti tenendo conto delle ore della giornata in cui si consuma di più.
Esistono due diverse tipologie di tariffe, con costi dell’energia diversi a seconda delle fasce di consumo:
- La tariffa monoraria
- La tariffa bioraria
In questa guida ti spiegheremo quali sono le differenze fra queste due tipologie di tariffe e quali sono i vantaggi e le opportunità legati alla scelta dell’una e dell’altra. Conoscere nel dettaglio questo aspetto ti aiuterà a valutare un confronto delle tariffe luce con una maggiore cognizione, dandoti elementi sufficienti per fare una scelta oculata.
Vediamo ora quello che devi sapere sull’argomento.
Quello che devi sapere sulle tariffe dell’energia elettrica
Con l’avvento del mercato libero dell’energia elettrica, ci sono diverse possibilità per i clienti che si apprestano a scegliere la migliore offerta luce per la loro abitazione. I clienti possono scegliere fra soluzioni monorarie o multiorarie e, in particolare biorarie. Entrambe le tariffe possono essere convenienti, a patto che si analizzi nel dettaglio la situazione di partenza e le tue specifiche necessità.
Se sei curioso, continua nella lettura: ecco una serie di linee guida sulle tariffe luce e sulla differenza tra tariffa monoraria e tariffa bioraria.
Monoraria vs Bioraria: quali sono le differenze?
Apriamo questa guida sulle tariffe luce parlando proprio della differenza tra tariffa monoraria e tariffa bioraria.
La prima cosa da dire è che questa particolare tipologia di tariffazione può essere applicata solamente per la tariffa della luce: non è possibile, infatti, applicare la stessa procedura anche per la fornitura di gas naturale.
Per le offerte gas esiste un solo sistema di tariffazione, che non prevede la possibilità di variazione per fascia oraria. Questo si traduce nel fatto che il costo del gas naturale sarà sempre lo stesso e non subirà nessuna variazione nel corso del giorno e della settimana.
Ma veniamo ora ad illustrare la differenza che sussiste fra tariffa monoraria e bioraria della luce. Come avrai intuito, questa differenza riguarda il costo dell’energia elettrica e tiene conto della variabile relativa alle fasce orarie di utilizzo.
La tariffa luce monoraria prevede un costo unico per la fornitura di energia elettrica, senza variazioni nel corso del giorno o della settimana. Al contrario, la tariffa luce bioraria implica l’applicazione di variazioni a seconda dei giorni e delle fasce orarie di prelievo dell’energia.
Quest’ultima tipologia di tariffazione è stata introdotta nel nostro Paese nel 2010 dall’ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, con l’intento di favorire un utilizzo dell’energia più responsabile da parte dei cittadini.
Tariffa Monoraria: come funziona e a chi conviene
Abbiamo introdotto le due tipologie di tariffe luce tra cui potresti scegliere. Ora vediamo quali sono le caratteristiche della tariffa monoraria e in quali casi è conveniente.
Una tariffa luce monoraria implica un costo al kWh uguale per tutti i giorni della settimana (inclusi i festivi e il sabato e domenica) e per tutte le ore del giorno.
A prescindere da quando farai utilizzo dell’energia, il prezzo sarà sempre lo stesso e non subirà variazioni. Per chi è conveniente la tariffa monoraria?
- Per chi consuma energia nel corso di tutta la giornata, senza avere picchi di consumo significativi in determinate fasce orarie
- Per chi non vuole preoccuparsi di consumare energia il giorno o la sera, la settimana o nel weekend
- Per chi fa uso di grandi elettrodomestici e non può prescindere dal farlo in particolari momenti della giornata
Tariffa Bioraria: come funziona e a chi conviene
Vediamo ora come funziona la tariffa luce bioraria; questa particolare tipologia di tariffazione prevede una variazione dei costi legata all’orario di utilizzo.
La tariffa luce bioraria ha un costo della componente energia più elevato nel corso del giorno, momento in cui si concentrano i consumi e la richiesta, con conseguenti maggiori difficoltà di gestione.
Al contrario, il costo della luce diventa più basso nelle fasce serali e nel corso del weekend, momenti in cui è più semplice soddisfare la richiesta.
Riassumendo, la tariffa luce bioraria offre prezzi diversi della materia energetica in relazione alla fascia oraria e al giorno considerato.
Per l’ARERA, ente che ha introdotto la tariffazione bioraria, ci sono tre diverse fasce di consumo da considerare:
- Fascia 1 (F1), che va dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 19
- Fascia 2 (F2), che va dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 8 e dalle 19 alle 23
- Fascia 3 (F3), che va dal lunedì al venerdì dalle 23 alle 7, weekend e festivi
In genere, le fasce F2 e F3 vengono considerate come unitarie e indicate come Fascia 2-3 o Fascia 23, da qui il nome tariffa bioraria.
Per chi conviene questa tipologia di tariffazione?
- Per chi ha dei consumi di luce concentrati nel corso della serata (dopo le 19) oppure nel weekend (senza vincoli di orario);
- Per chi vuole risparmiare impegnandosi a rispettare dei vincoli orari, magari perché durante il giorno è fuori casa per lavoro.
Per monitorare il consumo totale di energia ripartito a seconda delle tre fasce, è sufficiente visionare i dati del contatore elettronico. Ad ogni modo, sulla bolletta della luce sono sempre segnalati i costi dell’energia applicati ad ogni fascia oraria; capire quando effettivamente fai uso dell’energia ti sarà utile per comprendere quale tariffazione è più adatta alle tue esigenze.
Dobbiamo anche sottolineare che la tariffa bioraria è l’unica scelta per gli utenti che aderiscono al servizio di maggior tutela; al contrario, invece, i clienti del mercato libero hanno il vantaggio di scegliere la tariffa che meglio si sposa con le loro necessità.
Come scegliere la tariffazione migliore per te?
Abbiamo visto come si articolano le tariffe luce monorarie e biorarie e quali sono i fattori di convenienza per l’una e per l’altra.
Sicuramente ti starai chiedendo quali siano le tariffe luce più convenienti, tra la monoraria e la bioraria. Beh, non esiste una risposta univoca per tutti: dipende proprio dalle tue necessità e dalle tue esigenze di consumo.
Quando fai un confronto del costo dell’energia elettrica al kWh, devi tenere conto dei bisogni domestici che hai, aiutandoti anche con il tuo storico in bolletta.
In definitiva, come scegliere la tariffazione giusta per te? Ecco due consigli:
- Tieni conto del tuo stile di vita: se lavori tutto il giorno fuori casa, probabilmente farai maggiore uso di luce nelle fasce serali. In tal caso, una tariffa bioraria potrebbe fare al caso tuo. Al contrario, se hai una famiglia e c’è sempre qualcuno a casa durante il giorno, oppure lavori dalla tua abitazione, forse una tariffa monoraria potrebbe essere più conveniente;
- Valuta se intendi o meno preoccuparti degli orari di consumo: in un certo senso, avere degli orari in cui concentrare il consumo potrebbe essere un limite per te. Se non intendi preoccuparti di questo aspetto e sentirti libero di concentrare i tuoi consumi quando meglio credi, la tariffa monoraria potrebbe fare al caso tuo
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